![Grecia 2017; Day 4 Canale di Corinto – Teatro di Epidauro [Ep.3]](http://www.motoviaggio.it/wp-content/uploads/2021/01/Epidauro2-1140x641.jpg)
Grecia 2017; Day 4 Canale di Corinto – Teatro di Epidauro [Ep.3]
Dal Canale di Corinto in direzione Tolo passando per Epidauro
Dopo aver terminato la visita al Canale di Corinto ed piccolo e breve ristoro di metà giornata in un locale adiacente, risaliamo sulle nostre moto. Lasciamo alle nostre spalle l’ennesima, spettacolare opera architettonica dell’uomo di fine ottocento per avviarci verso la prossima meta di questa lunga giornata.

Risaliti sulle nostre moto ci avviamo a percorrere un ulteriore tragitto di circa 70 km che ci condurranno nella città di Epidauro, per visitare un’altra meraviglia dell’Antica Grecia.
Il pezzo di tragitto di questo motoviaggio, è abbastanza veloce, con una successione di medi rettilinei con curve di ampio raggio che ci portano, come una giostra, verso l’alto delle colline , immersi nella classica boscaglia greca, a tratti incontaminata.
A metà percorso mentre percorriamo la cresta di queste colline, volgiamo lo sguardo alla nostra sinistra e possiamo ammirare le acque color turchese del mare Egeo. Una bellezza ci si prospetta ai nostri occhi tra le fronde degli alberi. La strada comincia a scendere, sembra quasi che ci voglia portare all’intero del mare quasi a sfiorarlo, ma in realtà ci riporta verso l’entroterra, molto più arido di vegetazione.
Dopo poco meno di un ora di viaggio arriviamo nel parche archeologico di Epidauro. L’ingresso non è dei più economici, ben 18 € senza guida.
Appena passiamo l’ingresso, ci passa via il problema del costo del biglietto al solo pensare cosa ci attende, a cosa attendono i nostri occhi, il Grande Teatro Antico di Epidauro.
Ci avviamo nel sentiero che ci conduce ad esso con molta curiosità, perchè il Grande Teatro Antico di Epidauro, considerato il teatro greco antico più perfetto per quanto riguarda l’acustica e l’estetica.
Arriviamo davanti alla sua imponenza entrando dal lato sinistro della struttura.

Attraversiamo un arco che ci immette direttamente nel teatro e precisamente all’interno dell’orchestra, di forma circolare e con un diametro di 20 metri.
Al centro dell’orchestra vi è una piastra in pietro che rappresenta il centro perfetto dove parte la migliore acustica.

Il Teatro di Epidauro è stato costruito nel V secolo a.C., dall’architetto Policleto il Giovane ed originariamente era composto da 34 file di sedili. In periodi successivi i Romani lo ampliarono aggiungendo altre 21 file di sedili nella più arte portandolo a 55 file.

Il Grande Teatro di Epidauro è incastonato nella collina e può contenere fino a 15.000 posti. Esempio di acustica perfetta, basta buttare una moneta al centro dell’orchestra che il suono viene udito fino all’ultima fila. Gli attori che recitano in questo teatro non utilizzano amplificazione.

Da uno studio di un archeologo si nota che la quantità di file di sedili, appartengono alla sequenza di Fibonacci. Infatti 34/21 e 55/34 ci dà sempre un numero vicino a 1.618, chiamato da Fibonacci: “Sezione Aurea”, mentre dagli antichi greci la chiamavano:”Proporzione divina.”

