
Albania 2018 – Tirana
Tirana – I° parte
Dopo aver raggiunto il nostro Hotel Colosseo, scarichiamo i bagagli, e dopo un breve riposino ed un cambio, ci dirigiamo a piedi verso Piazza Skandenberg, distante solo 1 km, perchè gira tutto intorno a questa piazza la vita di Tirana. Abbiamo la fortuna di apprezzarla in versione nottura, la capitale. Gli edifici principali e più importanti dell’Albania si trovano intorno a Piazza Skenderbej, come viene chiamata dagli albanesi. La prima foto non poteva che essere fatta sotto la statua di Giorgio Castriota Skanderberg, eroe nazionale albanese.

Dopo cena, usciti dal ristorante dove si trova un’ottima cucina al costo di 4,50€, riprendiamo la visita serale, ammirando gli edifici che circondano la piazza, illuminati con diverse tonalità di colore, che ravvivano il colore scuro emanato dal marmo di cui sono costruiti.
Uno degli edifici che risaltano maggiormente da tale illuminazione è il Teatro dell’Opera e del Balletto, chiaro esempio di edificio del razionalismo sovietico, da una forma rettangolare.


Il Museo Storico Nazionale albanese, che si trova di fronte la Statua equestre di Skandenberg, realizzato in perfetto stile razionalista e caratterizzato da un’imponente facciata rettangolare sormontata da un frontone musivo che racconta gli eventi salienti della storia albanese del periodo socialista.

Sul lato destro del Teatro dell’Opera e del Balletto si trovano, la bella Moschea di Et’hem Bey, uno dei pochi edifici che testimonia il potere turco ottomano che regno’ per oltre quattrocento anni fino all’indipendenza nel 1913.


A fianco della Moschea di può ammirare la stupenda Torre Dell’Orologio. Tirana di notte è molto bella, ma è giunta l’ora di tornare in albero, percgè il giorno successivo ci aspetta un’altra giornata intensa e piena di visite.
Tirana – II° parte
La mattina, del giorno successivo che coincide anche con quello della partenza, ci dirigiamo nuovamente in Piazza Skenderbej, iniziando con la visita all’interno del Museo Storico Nazionale albanese, di chiara influenza di stile sovietico. La facciata è dominata dal gigantesco mosaico, realizzato da diversi artisti contemporanei, intitolato Gli Albanesi, e rappresenta il popolo albanese nella storia.

Terminata la visita al Museo, occorrono poco meno di 2 ore per visitarlo, ci dirigiamo oltre la piazza per andare a visitare una struttura che ha caratterizzato il periodo del dittatore Enver Hoxha, a causa della sua paura per far fronte ad un eventuale invasione immaginaria dai paesi imperialisti come gli Stati Uniti e social imperialista come l’Unione Sovietica. Oggi chiamata Bunk’Art2 si trova dietro il palazzo del Ministero dell’ Interno, aperto al pubblico dal 2016. Il bunker indica il periodo comunista e la persecuzione degli oppositori del regime. Il bunker è stato costruito dal 1981 al 1986 ed ha un superficie complessiva di 1 000 mq con muri perimetrali fino a 2,4 metri. L’edificio era concepito per ospitare la polizia d’elite, la Sigurimi, e il personale del Ministero dell’Interno in caso di un eventuale attacco nucleare.



Nella foto successiva, si può notare la stanza che doveva essere da regia di comando in segutio ad un eventuale attacco.

In questa foto c’è la stanza per riposare in cui poteva riposare il dittatore. Molto spoglia ed essenziale, diremmo ridotta all’osso.

Verso la fine di uno dei corridoi che componevano il rifugio, è ricavata una cella di prigionia per gli oppositori del regime comunista.

Terminata la visita al Buker’Art2, ci avviamo verso il nostro hotel, ormai il viaggio in Albania volge al termine. Siamo a metà pomeriggio e fra qualche ora ci attendono le nostro moto che ci riporteranno al porto di Durazzo per tornare in Italia.

