
Albania 2018 – 3° Giorno
Ksamil direzione Argirocastro
Il terzo di giorno di viaggio, ma in realtà il secondo in terra albanese, ci prospetta una percorrenza di km molto ridotti rispetto agli altri giorni. Il percorso, come prima tappa, ci porterà dalla bellissima baia di Ksamil al sito archeologico di Butrinto dopo soli 4 km, perchè la giornata sarà dedicata alla visita di luoghi di cultura storico-romana e di luoghi dell’era comunista e del dittatore Enver Hoxha.
Il risveglio mattutino con annessa colazione in terrazza ci offrono queste spettacolari immagini ai nostri occhi. Sembra di rivivere in una scena dei film di James Bond.

Baia Ksamil 2
Parco Archeologico di Butrinto
Anche se a malincuore dobbiamo lasciare questo fantastico posto per recarci a Butrinto, neanche il tempo di riscaldare la moto che giungiamo all’esterno del Parco Archeologico di Butrinto patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO nel 1992, che si trova vicino le sponde del canale di Vivari.
Fu trasformata in colonia romana e poi essere passata sotto l’Impero di Bisanzio, Butrinto ha vissuto un lungo periodo di decadenza fino alla dominazione dei Veneziani, che costruirono una fortezza nel luogo un tempo occupato dall’Acropoli, per poi spostarla all’ingresso del Canale di Vivari per motivazioni strategico-militari. Una storia lunga e travagliata, fu l’archeologo Luigi Maria Ugolini a trovare il sito archeologico dell’antica città in cui sostò Enea, sostenuto nella ricerca dal governo di Mussolini. In seguito alla scoperta del sito, vi fù la ristrutturazione della vecchia fortezza veneziana, con l’intento di custodire statue e reperti antichi provenienti dallo scavo, ora infatti adibita a museo. Salendo fin su il castello si può osservare il profilo della grande isola greca di Corfù.




Museo all’interno del Castello Veneziano



Parco Archeologico di Butrinto
Buona parte dei reperti antichi siano stati trasferiti nel Museo Storico Nazionale di Tirana, il sito conserva perfettamente resti degli edifici più rappresentativi della sua storia. Si cammina tra le antiche rovine all’ombra di un bosco e sulle rive di un lago.
Sul pendio dell’acropoli è visibile il Santuario di Asclepio, il dio greco della medicina, che sorge su delle terme.


Continuando il percorso si arriva al Teatro, la sua gradinata fu intagliata direttamente nella rupe della collina alla maniera greca. Poteva contenere fino a 1500 persone.
